Sentiamo spesso parlare di fiori commestibili ma è utile sapere quali fiori possono comparire sulla nostra tavola non solo come decorazione ma anche come portata principale.

Abbiamo visto come nelle tisane si trovano spesso i fiori essiccati di molte piante: i fiori trovano un classico impiego negli sciroppi o nei liquori, dove ad esempio vengono utilizzate le rose, le violette (Viola odorata), il papavero selvatico (Papaver rhoeas). Sui fornelli, invece, si possono utilizzare in insalate, nelle zuppe, abbinati ai primi piatti, alla carne e altro ancora.

I fiori eduli possono essere utilizzati in insalate, risotti, ma anche secondi piatti di pesce: aggiungere fiori nei piatti può servire a regalare sia colore, sia sapore che fantasia.

Esistono circa 50 specie differenti di fiori eduli, o commestibili, già in epoca romana troviamo testimonianza di petali di fiori gialli e rosa inseriti in alcune preparazioni prelibate. Alcuni senza saperlo li consumiamo già (è il caso di carciofi, fiori di zucca, cavolfiori e zafferano). Altri, invece, siamo più propensi ad immaginarli nel nostro giardino o all’interno di un vaso (borragine, tarassaco, malva, sambuco, lavanda, rose, margherite, viole).

I fiori eduli oltre a dare un tocco di colore al piatto hanno proprietà importanti per il nostro benessere: dal punto di vista nutrizionale, sono poverissimi di grassi e ricchi di sostanze nutritive come minerali, proteine e vitamine (A e C); in particolare le viole, i crisantemi e i garofani sono particolarmente ricchi di potassio.

Forse non tutti sanno che i petali della rosa hanno un sapore lievemente piccante e si prestano molto bene a insaporire secondi a base di carne; in particolare alcuni studi sulla specie micrantha rivelano che i fiori hanno alti valori nutrizionali per la presenza di proteine, carboidrati, acidi grassi omega-3 e omega-6, e acido ascorbico.

Qualche altro esempio è fornito dai gialli fiori di finocchio che hanno un sottile sapore di liquirizia come quelle del trifoglio, o dai petali dolci del garofano che possono essere usati anche in cucina, non solo per preparazioni dolci come i biscotti ma anche in preparazioni salate come in un ottimo risotto. Possiamo provare ad arricchire un risotto anche con le note piccanti della rosa e della calendula o quelle amarognole del tarassaco. Da provare anche i fiori di acacia fritti.

Anche il geranio può essere usato nei modi più disparati, dalle frittate ai semifreddi, dai vini ai liquori, oltre a essere un ottimo accompagnamento ai formaggi freschi, tipo ricotta.

Soprattutto con il prossimo arrivo della primavera è però importante non abusarne perché potrebbero scatenare una reazione allergica, soprattutto nei soggetti più sensibili e vulnerabili. Sono fortemente sconsigliati alle donne incinte e ai soggetti che soffrono di allergie e attacchi d’asma.

Infine vi ricordiamo due accorgimenti: la parte edibile dei fiori sono i petali, bisogna quindi ricordarsi di rimuovere accuratamente pistilli e gambi. Molti fiori perdono il loro aroma se vengono lavati, perciò meglio scuoterli delicatamente senza usare acqua per controllare che non vi siano insetti. Se si sono afflosciati è possibile rivitalizzarli facendoli galleggiare su acqua ghiacciata per qualche istante.