Sulla coltivazione delle petunie, delle ibridazioni e di tutte le corolle che popolano il mondo, molto è stato già scritto.

Ma oggi, si schiudono le ante dell’armadio del giardiniere, per mostrare cosa non deve assolutamente mancare quando si decide di coltivare queste bellissime piante.

Buona dose di terriccio: prima regola, che sia SEMPRE fresco. Questo è sicuramente l’ingrediente base più importante. Tutto parte da un substrato che non sia riutilizzato, che sia arricchito con sostanze organiche fertili, come foglie secche o cortecce e una discreta percentuale di sabbia che favorisca il drenaggio dell’acqua d’irrigazione.

Qualche buon prodotto nutriente: ne esistono in commercio di svariati tipi. E’ una buona abitudine quella di somministrare delle sostanze nutritive che rinvigoriscano le piante soprattutto in questo periodo dell’anno, ogni quindici giorni con prodotti liquidi da diluire nell’acqua d’irrigazione. Ma, non ci sono solo prodotti fitoterapici. Ne esistono anche di naturali come il concime organico, ad esempio.

Annaffiatoi, trapiantatori larghi e stretti, guanti da giardino per pinzare le parti secche ed effettuare i rinvasi: saranno tutte armi utilissime.

Pesticidi naturali: per continuare a rispettare l’ambiente anche la scelta dei pesticidi può cadere su qualcosa di più naturale. La cosiddetta lotta biologica. Ad esempio, forse non è noto a tutti che a sua volta la petunia è una pianta repellente per la doriflora, un parassita nemico della pianta di patate! Ma, questo argomento verrà approfondito nel prossimo appuntamento.